Le nostre vite sono divise in due:
da un lato la vita prosaica, che subiamo senza gioia, per costrizione ed obbligo, dall’altro la vita poetica, che comprende tutto ciò che ci dispensa pienezza, fervore, esaltazione, e che troviamo nell’amore, nell’amicizia, nella condivisione, nelle feste, nelle danze, nei giochi. La parte prosaica ci permette si sopravvivere: ma vivere è vivere poeticamente. La politica della civiltà realizzata ci permetterebbe di esprimere al meglio le nostre virtù poetiche.
da un lato la vita prosaica, che subiamo senza gioia, per costrizione ed obbligo, dall’altro la vita poetica, che comprende tutto ciò che ci dispensa pienezza, fervore, esaltazione, e che troviamo nell’amore, nell’amicizia, nella condivisione, nelle feste, nelle danze, nei giochi. La parte prosaica ci permette si sopravvivere: ma vivere è vivere poeticamente. La politica della civiltà realizzata ci permetterebbe di esprimere al meglio le nostre virtù poetiche.
Tratto da “Il cammino della speranza” di Stéphane Hessel ed Edgar Morin
Scusa Francesco se uso questo post per lasciarti un messaggio, ma su quello precedente non è possibile. Mi sono segnata sull'agenda l'appuntamento del 22 maggio. Ho una riunione alle 14,30 non lontano da Foro Bonaparte e dovrei fare in tempo ad esserci. Nel testo però poi hai parlato di aprile. E' solo un errore di scrittura, vero?
RispondiEliminaGrazie, sono andato subito a correggere, si tratta di maggio. ciao
EliminaChe peccato...troppo lontana.
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