un processo sui desaparecidos concluso in Italia

Si è concluso in Italia un processo sui desaparecidos che non ha avuto tanto rilievo  sui  media, ma che ha riguardato una pagina drammatica della Storia. Qui doverosamente ne diamo un qualche cenno.
Il 17 gennaio 2017 si è concluso, nell'aula bunker del carcere di Rebibbia a Roma, il processo per le stragi compiute nel corso delle dittature in Argentina, Bolivia, Uruguay e Cile negli anni'70-'80. Tra i 23 italiani scomparsi anche Juan Josè Montiglio membro della scorta del presidente cileno Allende ucciso durante il golpe di Pinochet.

Otto condanne all'ergastolo, 19 assoluzioni e sei non luogo a procedere per morte degli imputati. E' questa la decisione della III Corte di Assise di Roma presa a conclusione del processo sul cosiddetto piano Condor;  piano elaborato dalle dittature sudamericane di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay, al potere tra gli anni '70 e '80; piano, che di concerto con la Cia,  puntava all’eliminazione di qualunque oppositore al regime (sindacalisti, intellettuali, studenti, operai ed esponenti di sinistra).
 Gli imputati erano accusati di aver mandato a morte anche 23 cittadini di origine italiana che vivevano nei Paesi sudamericani. Le accuse erano quelle di omicidio plurimo aggravato e sequestro di persona.
 La simbolica condanna all’ergastolo emanata dal Tribunale italiano ha coinvolto personalità di rilievo delle dittature del Sud America.
I condannati son: Luis Garcia Meza Tejada (ex presidente della Bolivia), Luis Arce Gomez (ministro Interno Bolivia), Juan Carlo Blanco (ministero degli Esteri dell'Uruguay), Jeronimo Hernan Ramirez Ramirez (Cile), Francisco Rafael Cerruti Bermudez (ex presidente del Perù), Valderrama Ahumada (ex colonnello dell'esercito del Cile), Pedro Richter Prada (ex primo ministro del Perù) e German Ruiz Figeroa (capo servizi segreti Perù).

La foto: Una delle foto più note dell'assedio della Moneda: il presidente Allende accompagnato da tre uomini armati. Il primo è Mauricio, dietro di lui c’è Bartulin, il terzo con i baffi è Anibal. Cioè l'italiano Juan Montiglio 
post inserito il   03/02/2017
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