Il 23 febbraio 1917 in Russia, in termini di calendario
coincideva con l’8 marzo 1917; le donne
di Pietrogrado scesero in lotta contro la miseria e contro la guerra e
determinarono la fine dell’impero zarista.
La Russia era entrata nella Prima guerra
mondiale fin dall’inizio; dopo aver
preso le prime misure di mobilitazione contro l'Impero austro ungarico il 28
luglio e contro la Germania il 30 luglio, l'Impero
Russo ricevette la dichiarazione di guerra tedesca il 1º agosto 1914. Negli
anni di guerra che seguirono dovette combattere sul fronte orientale contro
la massa dell'esercito austro-ungarico e sul fronte caucasico contro il grosso
dell'esercito turco.
Agli inizi del 1917 le enormi perdite subite dalla Russia
avevano minato alle fondamenta la resistenza morale e fisica del suo esercito,
tanto che al fronte molti ufficiali non riuscivano più a mantenere la
disciplina. Su tutto il fronte i bolscevichi incitavano gli uomini a rifiutarsi di
combattere e a partecipare ai comitati dei soldati per sostenere e diffondere
le idee rivoluzionarie, sempre sul fronte si registrarono alcuni episodi
fraternizzazione con gli altri sventurati soldati dell’esercito tedesco.
Nelle città della Russia
la guerra aveva portato miseria e difficoltà di reperire i generi di prima
necessità. A Pietrogrado il 3 marzo
1917 (18 febbraio del vecchio calendario russo 13 giorni prima) iniziò lo
sciopero nelle officine Putilov (già officine Kirov principale fabbrica di armamenti e munizioni),
arrivò subito la minaccia di licenziarli e inviarli al fronte e il direttore della
fabbrica tentò di proclamare la serrata.
L’atmosfera rimaneva
carica di tensione e l’8 marzo (23
febbraio del vecchio calendario russo) accadde qualcosa d’inaspettato: le donne
delle fabbriche tessili dei quartieri di Vyiborg e di Narva scesero in sciopero
e sfilarono a manifestare, ad esse si unirono altre donne che facevano le fila
dinanzi alle botteghe e i cortei aumentarono di dimensione; la notizia della protesta delle donne si
propagò in tutte le fabbriche della città, scesero in sciopero gli operai delle
officine di Vyborg e subito dopo quelli delle officine Pulitov; in poche ore
gli operai in sciopero divennero 90.000. Nelle piazze di Pietrogrado si cominciò a gridare “Abbasso
lo Zar!” “Abbasso la guerra”.
Nei giorni successivi la protesta si espanse a macchia d’olio e
si venne a determinare la caduta dell’impero zarista. E’ quella che venne
definita come la rivoluzione del Febbraio 1917,
e si crearono i presupposti per
la successiva rivoluzione d’Ottobre.
Le vittime in Russia per la prima guerra mondiale (soldati e
civili compresi) sono stati stimati in un numero che varia da un minimo di
3.311.000 ed un massimo di 3.754.369.
Queste note di Arpa
eolica sono state estratte da wikipedia
e da La rivoluzione russa di Giuseppe
Boffa
Note sui calendari in Russia
Dopo la rivoluzione
bolscevica, già dal 1918, Lenin introdusse in Russia il calendario gregoriano in vigore in tutto l’occidente.
La chiesa ortodossa non accettò la riforma ed ancora oggi celebra il Natale il
7 gennaio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_rivoluzionario_sovietico
La Guerra iniziata il 28 luglio 1914 continuerà a durare
per tutto il 1914, 1915, 1916,1917, e il 1918
fino alle ore 11:00 dell'11
novembre 1918.
I post di Arpa eolica dedicati al L’
Europa circa cento anni fa
post inserito il 23/02/2017
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Una bella lezione di storia.
RispondiEliminaSaluti a presto.
grazie per il commento
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