Luigi Natoli e I Buoni Cugini Editori - Anna Squatrito - Ivo Tiberio Ginevra
Alla Feltrinelli di Palermo e in tutte le principali librerie della
Sicilia
QUI UNA INTERVISTA a Ivo Tiberio Ginevra
PER ARPA EOLICA
Sicilia
QUI UNA INTERVISTA a Ivo Tiberio Ginevra
PER ARPA EOLICA
per tutti coloro che sparsi per l’Italia vogliono acquistare i libri di Natoli possono farlo online
La nuova casa editrice I Buoni Cugini Editori ha ripubblicato dopo quasi un
secolo opere dimenticate del grande scrittore siciliano Luigi Natoli. La mole di pubblicazioni è
notevole, tanto per cominciare ben 8 romanzi: Braccio di ferro avventure di un carbonaro - i morti tornano … - Chi l'uccise?- Il
Paggio della Regina Bianca - Fioravante e Rizzeri – Ferrazzano - Gli schiavi
- Il Capitan Terrore
Arpa eolica ha intervistato
l’editore Ivo Tiberio Ginevra (scrittore ed autore di gialli noir) e gli ha posto
alcune domande.
Perché Natoli?
Per un senso di Giustizia che si è trasformato nella missione di strappare
dall’oblio uno dei più grandi scrittori
italiani del ‘900. Ricordato solo per aver scritto “I Beati Paoli” e
dimenticato per tutto il resto, e di opere ne ha composte parecchie fra romanzi
(27 in tutto), studi critici, storici, lavori teatrali e una quantità
incredibile e pregevole di storie e leggende di Sicilia.
Quali sono state le
fonti a cui ha fatto riferimento la sua casa editrice?
Io e Anna, la mia socia e compagna, abbiamo attinto, ove possibile,
direttamente dai manoscritti originali, dalle pubblicazioni di “La Gutenberg
editrice” e soprattutto dai Giornali di Sicilia, dato che Luigi Natoli
pubblicava in anteprima sempre come appendice al Giornale e in seguito, ma solo
per poche opere, in fascicoli rilegati da La Gutenberg, disattendendo tutte le riedizioni
postume della casa editrice “La Madonnina” fra il 1949 e il 1953, perché ci
siamo accorti che queste edizioni messe a confronto con gli originali, o con
quelle altre pubblicate durante la vita dello scrittore, riportavano a volte
piccole, ma a volte profonde modifiche che ne alterano il senso e la grandezza
del narratore, perché cambiati spesso nella punteggiatura, o nelle parole;
talvolta nella rielaborazione di espressioni o nella soppressione di capitoli e
frasi, arrivando anche, ma non sempre, a stravolgere lo stile e la personalità
artistica di Luigi Natoli. Agli studiosi e ai critici tirare le somme di quanto
esposto, da parte nostra siamo disponibili a un confronto documenti alla mano.
La parte grafica di
queste pubblicazioni è accattivante, ci dice qualcosa sull’autore
È di Tiglieto e a dicembre farà trent’anni. Si chiama Niccolò Pizzorno. Laureato all’Accademia Linguistica
di Belle Arti, ha frequentato la scuola Chiavarese del Fumetto e si occupa d’illustrazioni
e tecniche calcografiche. Ha al suo attivo numerose mostre e illustrazioni di
antologie. Vive e lavora a Genova (pizzorno.n@hotmal.com).
La sua casa editrice
intende completare tutta l’opera di Natoli?
Sì! Inizieremo dalle sue opere meno conosciute se non addirittura quasi
inedite; infatti, a novembre pubblicheremo “Alla guerra!”. Faremo rivivere a distanza
di 100 anni esatti questo romanzo mai pubblicato in libro o raccolto in
fascicoli, e apparso per la prima e unica volta in appendice al Giornale di
Sicilia in 204 puntate a partire dal 19 ottobre 1914.
Si rivolgerà anche ad
altri autori siciliani dimenticati?
Sì e
purtroppo ce ne sono molti, qualcuno anche grandissimo, ma non posso dir nulla
perché nel mondo editoriale il silenzio è d’oro.
La Palermo di Natoli è
tanto diversa dalla Palermo di oggi?
È tutto un altro mondo. Sia topograficamente, perché i bombardamenti degli
alleati americani hanno distrutto intere zone dove lo scrittore ambientava i
suoi romanzi, sia perché con il famoso “Sacco di Palermo” sono stati distrutti
interi quartieri e palazzine d’epoca a beneficio di moderni palazzi incolori e
anonimi, inoltre la modernità ha spazzato alcuni punti di riferimento della
nostra identità culturale, come la famosa Opera dei Pupi che tanto amava Luigi
Natoli.
Un "in bocca al lupo" a questi due coraggiosi nuovi editori e per quanto riguarda i singoli libri di Luigi Natoli Arpa eolica li presenterà prossimamente uno alla volta
Non conoscevo Luigi Natoli, sono andata a cercarlo nel web, quel che ho appreso mi è piaciuto e mi sono segnata il suo nome nell'elenco dei libri da leggere. Sarà il nonno di Salvatore Natoli che stimo? Forse questo cognome è diffuso nella zona dove entrambi sono nati...
RispondiEliminaCiao Sari, è un cognome molto diffuso, non ti so dire se ci sia un grado di parentela.
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