Quella “Sicilia sconosciuta” di Matteo Collura

recensione di Gaspare Agnello
La Sicilia è un piccolo grande continente dove è nata la civiltà occidentale, dove sono passati tanti popoli che vi hanno lasciato i segni delle loro civiltà, un luogo dove è successo tutto perché è il cuore del mare più antico del mondo e certamente anche per questo è sempre stata fucina di cultura universale.
Ogni suo luogo suscita ricordi storici antichi quanto il mondo, ogni paese, ogni città sono piene di storia che è raccontata dai luoghi, dalle pietre, dalle antiche vestigia, dalle grotte, dai fiumi, dal mare, dalle montagne, dalle isole che le stanno attorno come gemme preziose.
Per tutto questo la Sicilia è
meta di un turismo colto che viene qui in cerca delle radici della cultura occidentale e ne fanno testimonianza i grandi viaggiatori del settecento e dell’ottocento che l’hanno attraversata in lungo e in largo e l’hanno descritta nelle lettere, nei libri, nelle pitture, nelle incisioni.
Evidentemente il viaggiatore è preso da luoghi simbolici e il suo itinerario è quello convenzionale anche per ragioni di tempo e di mezzi di collegamento.
Matteo Collura ha capito che per conoscere questo continente, quale è la Sicilia, bisogna attraversarlo in lungo e in largo per ammirare una Sicilia sconosciuta che parla dei sicani, dei punici, dei cretesi, dei greci, dei romani, dei normanni, degli arabi, dei francesi, degli spagnoli e ha scritto un libro che può essere una guida, che è invece un monumento alla Sicilia, alla sua cultura, alla sua storia: “Sicilia sconosciuta- Itinerari insoliti e curiosi-” edito da Rizzoli (Euro25). Il libro è scritto da Matteo Collura ma è anche raccontato da Melo Minnella che, con le sue magiche fotografie, lo ha trasformato in un libro d’arte di grande pregio. La Rizzoli, che lo riedita per la quarta volta su richiesta dei librai e dei lettori, ha imposto un prezzo minimo volutamente per fare un omaggio alla Sicilia e a Matteo.
Sicilia sconosciuta è stato pubblicato la prima volta nel 1984, poi nel 1997 e quindi nel 2008. Quella odierna non è una ristampa ma una nuova edizione riveduta e corretta in considerazione del fatto che dopo trenta anni i luoghi e le situazioni subiscono cambiamenti anche se il linguaggio dei luoghi resta sempre lo stesso. …
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