L’affollata passerella di Christo sul lago d’Iseo


Il pontile, costituito da 200mila blocchi in polipropilene, accostati e collegati fra loro a formare 32 moduli di 100 metri di lunghezza per 16 di larghezza;  è visitabile fino al 3 luglio 2016.

Tra pochi di giorni la passerella arancione del Lago d’Iseo non ci sarà più: niente male come espressione dell’arte effimera, e sta bene come happening per un artista.  Di questa forma d’arte alla fine resterà solo il ricordo dell’evento, la partecipazione di chi ci ha messo un piede sopra.
 Lo strepitoso successo della passerella è certamente dovuto al grande tam tam mediatico;  e, forse anche, alla possibilità data a comuni turisti di camminare sulle acque attraverso l’opera di un artista chiamato Christo, l’associazione biblica non sarà mancata nella mente di tanti che hanno voluto metterci un piede sopra. 
Ma a parte ogni considerazione, sono stati veramente tanti i visitatori,  al punto di creare veri e propri ingorghi di traffico sulla passerella e sulle strade per arrivare a Sulzano (paese da dove parte la passerella).
 L’opera di Christo Vladimirov Yavachev non è certo un’arte povera come l’effimera street art, ha bisogno di concessioni e finanziamenti. Ha bisogno dell’aiuto del potere per esprimersi; e nel caso della passerella sul Lago d’Iseo,   a finanziare l’opera è stata la famiglia Beretta, proprietaria della grande ditta produttrice di armi (e proprietaria dell’isoletta che sta in mezzo al lago d’Iseo, meta della passeggiata).  
Vista la committenza la passeggiata non si può considerare  come una passeggiata di pace,  ed è stata contestata da chi lotta contro la produzione di armi.  All’inaugurazione non potevano mancare i rappresentati del potere; sono prontamente arrivati il presidente della Regione Roberto Maroni e il ministro Elena Boschi:
 Ma l’effimero non scomparirà con la necessaria leggerezza, può lasciare qualche complicazione nell’ambiente;  i blocchi di cemento che sono stati piazzati in fondo al lago per ancorare la passerella, dice un tecnico  che è meglio non rimuoverli per evitare di compromettere l’ecosistema del lago.

Note
Christo, è il nome dell’artista ed anche il nome di un progetto artistico comune a due artisti statunitensi  Christo Vladimirov Yavachev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon (compagna di Christo  morta nel 2009 ), sono stati rappresentanti della Land Art,  realizzatori di opere su grande scala.  https://it.wikipedia.org/wiki/Christo_e_Jeanne-Claude

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1 commento:

  1. Grazie per queste notizie. Mi sarebbe piaciuto percorrere questa passerella, ma ho capito che si tratta di qualcosa di estenuante. Visto il grande lavoro, forse sarebbe stato il caso di lasciarla un po' di tempo in più.
    Paola

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