ETTORE TITO
Mostra a Milano
Mostra a Milano
Fino al 26 Maggio 2018
MILANO in via Senato 45 Gallerie
Enrico
Mostra curata da: Elisabetta
Staudacher
Orari della mostra: dalle 10:00 alle 13.00; dalle 15.00 alle
19.00, da lunedì a sabato. Ingresso libero. Per informazioni 02 87235752 e enricogallerie@iol.it.
Venti opere
che ripercorrono l’intensa attività di
Ettore Tito, artista di respiro internazionale, i cui lavori sono ospitati dai
più prestigiosi musei d’Italia e internazionali, a partire dagli anni ottanta
dell’Ottocento, con dipinti ispirati alla vita veneziana.
Tra i dipinti compiuti negli anni ottanta, si segnala la presenza di La fa la modela, ispirato al celebre dipinto con cui l’artista si affermò all’esposizione di Belle Arti di Milano nel 1884. Del 1892 è Raggi di sole, con le figure femminili ritratte all’ombra di un pergolato, presentato con successo nell’anno di esecuzione a Monaco di Baviera.
Del 1893 è il Lago
di Alleghe, quadro proveniente dalla storica collezione milanese di Paolo
Ingegnoli, esposto alla seconda Triennale di Brera del 1894 e all’Esposizione
Universale di Parigi del 1900.Tra i dipinti compiuti negli anni ottanta, si segnala la presenza di La fa la modela, ispirato al celebre dipinto con cui l’artista si affermò all’esposizione di Belle Arti di Milano nel 1884. Del 1892 è Raggi di sole, con le figure femminili ritratte all’ombra di un pergolato, presentato con successo nell’anno di esecuzione a Monaco di Baviera.
Con questa iniziativa, prosegue l’attività di valorizzazione della pittura
italiana dell’Ottocento, proposta delle Gallerie Enrico di Milano.
Ettore Tito
Nato a Castellammare di Stabia il 17 dicembre 1859, morto a Venezia il 26 giugno 1941. Nel 1867 si recò a Venezia dove frequentò l’Accademia di Belle Arti diplomandosi nel 1876. Il suo peregrinare per le calli remote tra i ceti più umili, portò alla realizzazione dei primi dipinti degli anni Ottanta fortemente apprezzati dal mercato inglese.
Dal 1895 fu titolare della cattedra
di disegno di figura dell’accademia veneziana dove diresse con successo anche
la scuola libera del nudo. Presente alle mostre annuali dell’accademia di
Milano fino a fine secolo, il suo nome è fortemente legato alle biennali
veneziane, oltre che a importanti esposizioni tenute a Parigi, Berlino, Monaco
di Baviera, Buenos Aires, San Francisco.
Al dipinto Pescheria vecchia a Venezia, presentato all’Esposizione Nazionale di Venezia del 1887, seguì una seconda versione acquistata nel 1893 dal Governo per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, città nella quale, nel 1911, diede alla pittura religiosa un’opera notevole vincendo uno dei grandi premi per la pala d’altare con La deposizione della Croce, acquistata in seguito dal Museo di Buenos Aires. A Bruxelles, nel 1915, il suo quadro La gomena (conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma), ottenne il gran premio assegnato all’Italia.
Le sue grandi composizioni allegoriche sono state eseguite su pareti affrescate e in queste si nota una spiccata ispirazione tiepolesca.
Con l’affresco sulla volta della Chiesa degli Scalzi a Venezia, opera di vasta mole portata a termine nel 1933, egli sanò una dolorosa ferita di guerra (il 24 ottobre 1915 Venezia aveva perduto la mirabile finestra aperta nel cielo dal pennello di Giovan Battista Tiepolo).
altre note biografiche su
immagini
1 - Ettore Tito, Il lago di
Alleghe, olio su tela, 140x200 cm.
2 - Ettore Tito, Raggi di Sole. 1892
3 - Ettore Tito, La fa la modella, olio su tela, 95 x 67 cm
4 - Ettore Tito, Convegno, 145 x 125 cm
5 - Ettore Tito, Piazza San Marco , Venezia, olio su tavola 50 x 50 cm
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inserito il 02/05/2018
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