Addio a Philip Roth, voce irriverente della letteratura americana


Addio allo scrittore Philip Roth, gigante della letteratura contemporanea americana. Aveva 85 anni, è morto in un ospedale di New York in seguito ad una insufficienza cardiaca – il 22 maggio 2018.
Non è stato un Nobel, ma cosa importa.
Con la stessa ironia che caratterizzava Philip Roth si potrebbe dire che neanche quest’anno avrebbe potuto ricevere il Nobel visto che il Nobel è stato travolto dagli scandali e che il premio per la letteratura è stato cancellato e rimandato al 2019.



«Scrivo cose inventate e mi dicono che sono autobiografiche. Scrivo cose autobiografiche e mi dicono che sono inventate. Visto che sono così confuso e loro [i critici] sono così acuti, lasciamo che decidano loro»



la polemica con wikipedia



Un film da Pastorale americana



Post inserito il 24/05/2018
Altri post di Arpa eolica della sezione Narrativa e saggistica 
Per i post recenti o in evidenza di Arpa eolica vai all’Home page

6 commenti:

  1. Ho letto in una recensione che per conoscere Roth bisognerebbe puntare l'attenzione su quel che ha letto, piuttosto che sullo scritto. Io non l'ho amato, forse perchè l'ho incontrato in un tempo in cui ero occupata a leggere altro. Prima o poi lo leggerò.

    RispondiElimina
  2. http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2018/05/23/scrivere-e-avere-torto-tutto-il-tempo/
    Il link riguarda una bella intervista

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per l'annotazione del link, sono andato ad inserirlo dentro il post - ciao

      Elimina
  3. Questo nome una volta non mi diceva nulla,ma grazie al blog di Ferruccio Gianola che tuttora seguo, mi ha dato modo di ricordarmene...non credo si possano esprimere impressioni se non lo si è letto personalmente!

    «Smonto frasi. È la mia vita. Scrivo una frase e poi la smonto. Poi la rileggo e la smonto di nuovo»


    «Scrivo cose inventate e mi dicono che sono autobiografiche. Scrivo cose autobiografiche e mi dicono che sono inventate. Visto che sono così confuso e loro [i critici] sono così acuti, lasciamo che decidano loro...

    Loro ....noi....tutti...solo sbagliando sentiamo di essere vivi!

    Buona serata Francesco e grazie..

    L.

    RispondiElimina
  4. Buongiorno Francesco!

    Sa che lei mi ha dato modo attraverso le sue poesie,(tra le quali qualcuna l'ho anche citata nel blog)ma anche attraverso i post (come questo ad esempio) ,di fare un collegamento oltre che una riflessione?

    Mi chiedevo cosa animi le persone ad impugnare un arma e fare del male,cosa vieta queste persone a difendersi dall'ira,dall'odio??... sarà mai probabile se non addirittura possibile che impugnano l'arma sbagliata?

    *Tutto ciò che ho per difendermi è l'alfabeto. È quanto mi hanno dato al posto di un fucile. (Philip Roth)*

    Buona giornata.

    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Conosco poco Philip Roth, e cominciare a leggerlo dopo morto è quasi un paradosso. Comunque affronterò questo paradosso.

      Elimina

Post aperto a dibattito, si possono inserire commenti immediatamente ed automaticamente – i curatori di arpa eolica si riservano di cancellare rettifiche e commenti che possano contenere offese a terzi o appelli alla violenza. Grazie per i commenti che andate ad inserire.