Cavaliere
umanità tempo, civiltà affresco graffito Atemporale – cm: 50×100 – 2008
la poesia di Pino Canta dedicata
fratello di
sensibilità iper
e assoluta
emozione ancestrale
che cerca
l’intensità esistenziale
nell’istante
che vive e si moltiplica
nel segno
cosmico ed arcaico
che diventa
già futuro
forza spontanea
e unica
trovata
nell’inconscio collettivo e universale
attraverso
la comunione di sensibilità
e totale
perfezione dell’immortale
Pino Canta
La mostra si
tenne presso la biblioteca di Crescenzago a Milano nel 2012 in ottobre/novembre
e il poeta Pino Canta ancora ricorda
le forti suggestioni che gli avevano provocato i dipinti di Testagrossa Gianfranco.
Gianfranco Testagrossa teorizza un nuovo orizzonte per l'arte pittorica - qui il suo manifesto
le forti suggestioni che gli avevano provocato i dipinti di Testagrossa Gianfranco.
Gianfranco Testagrossa teorizza un nuovo orizzonte per l'arte pittorica - qui il suo manifesto
Manifesto del Neoprimitivismo
Il primo segno, la sincerità, la purezza, la verità d’espressione.
L’istinto naturale del comunicare è la forza evolutiva dell’arte.
Dopo la disintegrazione dei valori espressivi del contemporaneo
in Arte, è assolutamente indispensabile il ritorno alla sincerità di espressione (se non si vuole porre fine all’utilità di questa), alla sua verità fatta di credo e vocazione sincera, unica condizione per l’Artista
di poter dire e dare qualcosa a qualcuno che possa arricchirsi veramente interiormente e così formare la sua forza individuale e collettiva generando una società forte e giusta.
Neoprimitivismo anno 2000, artisti lavoriamo per una nuova era in Arte, ripulita finalmente da false ambizioni
ed effetti effimeri (vani giochi di impasti materici senza impegno e misura di se, senza anima e vocazione sincera), è tempo della spiritualità dell’uomo, dopo la degenerata bagarre materialistica, è tempo che l’uomo conquisti se stesso, e la sua essenza valga la vita e il fine di questa, che l’umanità si ravveda e si riconcili con se stessa e con la natura e lasci testimonianza di sé nella condizione più vera e l’Arte, così pura, torni ad essere un punto di riferimento e faro per le civiltà a venire.
L’artista neo Primitivo deve usare la materia come supporto alla sua opera, il segno come linguaggio e il colore come emozione.
Le doti, le virtù, i bisogni che un Artista Neo Primitivo
deve possedere per poter esprimere Arte in libertà e verità:
Necessità (di espressione)
Credo
Sincerità
Volontà
Ispirazione
Creatività
Fantasia
Intuito
Generosità
Onestà
Umiltà
Coraggio
Forza
Tenecia
… il potere evocativo emozionale di questa pittura è istintiva capacità rappresentativa dei valori espressi nell’Arte dalle civiltà evolutesi nel tempo.
IL GRAFFIRE, espressione istintiva dell’uomo primario
con il valore di fare un’Arte semplice e genuina. La volontà di essere in questa semplicità è evidente inquesta pittura che controcorrente per il nostro tempo, supera con disarmante naturalezza tutto ciò che si è fatto e disfatto oggi in nome dell’Arte.
L’AFFRESCO, esperienza antico/rinascimentale è ricchezza
di forme e di toni, potenza dell’espressione, che a dire di Michelangelo… “ Nessun olio potrà mai egualiare”.
IL SEGNO moderno, rappresentativo delle esperienze artistiche contemporanee, forte di un’essenzialità interpretativa
personale è sicuro verso la perfezione ed oltre.
UNA SINTESI delle esperienze artistiche dell’uomo attraverso il tempo è la volontà di quest’opera, che consunta
nel colore, vive un tempo indefinibile, testimoniandocosì la volontà di essere nel tempo, passato, presentee futuro. Un condensato di valori da comunicare e da far recepire all’umanità, oggi, più che mai, dato il pericolo di disumanizzazione che incombe su di essa.
Gianfranco Testagrossa
Milano, 17 Maggio 1989
Dopo la disintegrazione dei valori espressivi del contemporaneo
in Arte, è assolutamente indispensabile il ritorno alla sincerità di espressione (se non si vuole porre fine all’utilità di questa), alla sua verità fatta di credo e vocazione sincera, unica condizione per l’Artista
di poter dire e dare qualcosa a qualcuno che possa arricchirsi veramente interiormente e così formare la sua forza individuale e collettiva generando una società forte e giusta.
Neoprimitivismo anno 2000, artisti lavoriamo per una nuova era in Arte, ripulita finalmente da false ambizioni
ed effetti effimeri (vani giochi di impasti materici senza impegno e misura di se, senza anima e vocazione sincera), è tempo della spiritualità dell’uomo, dopo la degenerata bagarre materialistica, è tempo che l’uomo conquisti se stesso, e la sua essenza valga la vita e il fine di questa, che l’umanità si ravveda e si riconcili con se stessa e con la natura e lasci testimonianza di sé nella condizione più vera e l’Arte, così pura, torni ad essere un punto di riferimento e faro per le civiltà a venire.
L’artista neo Primitivo deve usare la materia come supporto alla sua opera, il segno come linguaggio e il colore come emozione.
Le doti, le virtù, i bisogni che un Artista Neo Primitivo
deve possedere per poter esprimere Arte in libertà e verità:
Necessità (di espressione)
Credo
Sincerità
Volontà
Ispirazione
Creatività
Fantasia
Intuito
Generosità
Onestà
Umiltà
Coraggio
Forza
Tenecia
… il potere evocativo emozionale di questa pittura è istintiva capacità rappresentativa dei valori espressi nell’Arte dalle civiltà evolutesi nel tempo.
IL GRAFFIRE, espressione istintiva dell’uomo primario
con il valore di fare un’Arte semplice e genuina. La volontà di essere in questa semplicità è evidente inquesta pittura che controcorrente per il nostro tempo, supera con disarmante naturalezza tutto ciò che si è fatto e disfatto oggi in nome dell’Arte.
L’AFFRESCO, esperienza antico/rinascimentale è ricchezza
di forme e di toni, potenza dell’espressione, che a dire di Michelangelo… “ Nessun olio potrà mai egualiare”.
IL SEGNO moderno, rappresentativo delle esperienze artistiche contemporanee, forte di un’essenzialità interpretativa
personale è sicuro verso la perfezione ed oltre.
UNA SINTESI delle esperienze artistiche dell’uomo attraverso il tempo è la volontà di quest’opera, che consunta
nel colore, vive un tempo indefinibile, testimoniandocosì la volontà di essere nel tempo, passato, presentee futuro. Un condensato di valori da comunicare e da far recepire all’umanità, oggi, più che mai, dato il pericolo di disumanizzazione che incombe su di essa.
Gianfranco Testagrossa
Milano, 17 Maggio 1989
Due artisti di grande sensibilità e forti nella loro espressività si incontrano, pur su piani diversi.
RispondiElimina