di nome Francesco


 (San Francesco – particolare del volto nel dipinto di Cimabue)

Oggi, 4 ottobre 2013, ricorre l’anniversario della morte di San Francesco in un anno un po’ particolare: il Papa della Chiesa cattolica si è voluto chiamare Francesco e vuole riprendere il suo messaggio come elemento centrale della Chiesa.
 Dopo la morte di Francesco d’Assisi 1226, la Chiesa costruì un grande tempio e lo consegnò al ricordo e forse anche all’oblio; seguirono secoli bui caratterizzati da divisioni tra i cristiani, da inquisizione e persecuzione; oggi la Chiesa con il suo Papa indica Francesco come imitabile e il suo messaggio centrale per il mondo a venire, un mondo in bilico da salvare.

Qui il link di un dramma teatrale sugli ultimi anni di vita di Francesco d’Assisi dal titolo
“Salvare qualcosa”      -   versione integrale  su



 Il dramma ha come centro le difficoltà incontrate da Francesco nella stesura della seconda Regola: salvare l’iniziale scelta di povertà e di vita secondo il Vangelo, mantenendo una indiscussa obbedienza alle gerarchie della Chiesa cattolica, mentre l’Ordine di frati era in continua espansione  e  in Europa diffondevano accuse di eresia.
 Il primo atto del dramma è ambientato a Roma nel maggio del 1222, data di un importante Capitolo dell’Ordine francescano. Nel secondo atto la decisione di Francesco di partire per la Verna. Il terzo atto si svolge in San Damiano, nel monastero di Chiara, dove Francesco, di ritorno dalla Verna, trascorre da infermo un breve periodo e compone il Cantico delle creature.




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2 commenti:

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