Il sonetto del Belli sul Limbo inizia con un
titolo storpiato l’Imbo, d'altronde il narratore è un popolano che sta
spiegando in una osteria cosa è il Limbo. Nelle osterie del 1830 forse c’era più cultura
che non nella scatola televisiva che tanti italiani moderni guardano in
silenzio. Tanti cattolici e tanti laici
probabilmente neanche sanno che papa Benedetto XVI, nel maggio del 2007, il Limbo lo ha abolito
L’Imbo
Appena Cristo in barba der pretorio
risuscitò grorioso e ttrïonfante,
volò all’Imbo a caccià ll’anime sante
che je cantorno tutte un risponzorio.
Quer giorno ebbe comincio er purgatorio,
c’averà da durà ttutto er restante
der monno, e ffu ccreato er bussolante
pe le messe d’un scudo a Ssan Grigorio.
L’Angeli all’Imbo vôto ce metterno
l’anime de la piscia e de la nanna,
ma questo quà nun durerà in eterno:
e quanno ar giorno de la gran condanna
nun resterà che pparadiso e inferno,
chi ssa allora si Dio dove le manna.
Roma, 19 novembre 1832
Nota di traduzione – Appena Cristo, a dispetto della condanna del pretorio romano, risuscitò
glorioso e trionfante, volò al Limbo e tirò fuori di là le anime sante che gli
cantarono tutte un responsorio.
(Con quella discesa agli inferi vengono liberate le anime dei personaggi
biblici morte senza quel battesimo capace di lavare il peccato originale)
Quel giorno ebbe inizio il purgatorio, che
deve durare per tutta la vita del mondo, e fu creato il bussolante per le messe
di uno scudo a san Gregorio.
(In questo verso la nota sarcastica di Belli. Presso la Basilica di S.
Gregorio ad ogni Messa cantata con l’obolo di uno scudo veniva concessa una
speciale indulgenza che doveva avere il potere di liberare un’anima dalle pene
del purgatorio).
Gli Angeli nel Limbo vuoto ci misero le anime
della pipì e della ninna nanna (i neonati morti prima di ricevere il
battesimo), ma tutto ciò non durerà in eterno:
e quando al giorno del giudizio universale non
resterà che paradiso e inferno, chissà allora Dio dove li manda.
IL LIMBO OGGI
Il
Belli attento osservatore dei fatti dell’epoca mette a nudo in questo
sonetto l’uso fatto dalla Chiesa di atti
di fede per un commercio materiale di indulgenze, ed evidenzia la
contraddizione dei neonati senza colpa relegati nel Limbo che è una specie di
anticamera dell’inferno.
Al Belli non sarebbe certo sfuggito il grande
cambiamento portato da papa Benedetto XVI, e forse gli avrebbe dedicato un
altro sonetto.
Ratzinger, con la sua figura esile e
poco comunicativa, è stato considerato
un papa piccolo e conservatore, eppure ha lasciato due grandi
innovazioni nella chiesa cattolica: le sue dimissioni e l’eliminazione del
Limbo. Riguardo alla eliminazione del
Limbo come atto di fede non è cosa di poco conto: del Limbo, ne parla
Sant’Agostino nel 400 e la Chiesa cattolica
ha legato la pratica del Battesimo per i neonati alla sua paventata
esistenza. L’eliminazione del Limbo,
fatta da Ratzinger nel maggio del 2007, toglie al battesimo l’aspetto
ricattatorio, capovolge la visione
restrittiva della salvezza puntando sulla misericordia. Dal punto di vista
teologico Ratzinger mostra una Chiesa che considera i bambini delle famiglie di
altre religioni e dei non credenti uguali agli occhi di Dio e degni di immediata
salvezza.
Nell’arte il Limbo
ha avuto un’ampia raffigurazione, la più famosa è quella di Dante nella Divina Commedia, in musica c’è
un Gesù al limbo di Salieri; non mancano
raffigurazioni in pittura, qui propongo quella del Mantegna di Gesù che scende
al Limbo per liberare le anime dei personaggi biblici. Foto tratta da http://it.wikipedia.org/wiki/File:MantegnaDescentLimbo.jpg
Qui alcuni link su Limbo – Battesimo - Ratzinger,
(commenti e note a cura di
Maria Luisa Ferrantelli e Francesco Zaffuto)
Per le altre poesie del
Belli vai alla pagina monumento sotterraneo
post inserito in Arpa eolica 08/06/13
post inserito in Arpa eolica 08/06/13
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Che meraviglia, che sogno, che godimento questi sonetti, e quanto bene ne illustri le motivazioni di allora e gli aggiornamenti d'oggi.
RispondiEliminaOggi c'è il sole, ma se anche non ci fosse ci sarebbe, con questo raggio di saggezza, popolana quanto vuoi, ma forse proprio per questo intramontabile.
Un caro saluto e buon fine settimana.