poesia di
Massimo Caccia
eudaimonìa
che sia fiero che sia sciocco
dice il maestro
l’importante è sé stessi
eppure me ne dimentico nel giorno
poi la cagnara del giudizio
quello che pensano loro
l’inferno della porta accanto
- sempre loro e mai io –
il bon ton politically correct
per non pestarsi i piedi
per conformarsi al mondo
questo che affonda
stufo cedo al silenzio
m’avvolge come ovatta
e cicatrizza e piaghe e ferite
le escoriazioni della vita
non il contuso cervello
- sia mai! –
quello è sguincio per natura
sennò perché avrei scritto?
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