'Colori e
forme del lavoro.
Da Signorini e Fattori
a Pellizza da Volpedo e Balla'
Fino al 21 ottobre
2018 a Carrara
A Carrara, presso Palazzo Cucchiari si è aperta la mostra 'Colori e forme del
lavoro. Da Signorini e Fattori a Pellizza da Volpedo e Balla'. L’esposizione è dedicata alla rappresentazione del mondo del lavoro nell’arte
italiana tra l’Unità d’Italia e la Grande Guerra.
In mostra oltre cinquanta opere, di collezioni
pubbliche e private italiane, che spaziano dalla pittura
macchiaiola al verismo, al simbolismo, fino alle prime avanguardie.
La
mostra si articola in sette sezioni, dedicate a: il lavoro domestico, il lavoro nei campi, il lavoro
in mare e nei fiumi, il commercio, il lavoro nelle officine e nelle manifatture,
il lavoro in miniera e nelle cave, la condizione sociale.
Per orari e biglietti il link
1 Vela Vincenzo - Vittime del lavoro - altorilievo in bronzo - 239 x 323 x 40 cm - da Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Omaggio agli operai
morti durante i lavori per il traforo del Gottardo, rappresenta dei minatori
mentre portano fuori dalla galleria, sulla barella, un loro compagno moribondo
(nel quale è possibile riconoscere un autoritratto dello scultore). Questa "Pietà" laica diviene da
subito veicolo potente delle istanze sociali dal Vela propugnate.
"Feci quest'opera senza averne avuta né la commissione
né l'idea da nessuno" dichiarava Vincenzo Vela in una lettera del 1886,
svelando l'origine tutta intima e autonoma dell'opera. Il gesso, realizzato nel
1882, ricevette ampi consensi all'Esposizione Nazionale Svizzera di Zurigo nel
1883. Soltanto dopo la morte dell'artista, su richiesta del Ministero della
Pubblica Istruzione, nel 1895 venne fuso in bronzo e, nel 1900, inviato
all'Esposizione Universale di Parigi.
(per altre opere di Vincenzo Vela e per l'originale in gesso - il link del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto - Svizzera http://www.bundesmuseen.ch/museo_vela/00285/00327/00334/index.html?lang=it )2
Luigi
Serra, I coronari a San Carlo dei Catinari (1885; olio su tela, 57 x 129 cm;
dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze . Tra le rare opere del
pittore Luigi Serra (prematuramente scomparso https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Serra
). Serra la dipinse la tela a Roma nel 1885.
Qui riprodotta in un particolare, foto da
la foto qui allegata di tutto il quadro da
Eugenio Spreafico – Donne che tornano a casa
dalla filanda -Dipinto ad olio su tela 194,5 cm x 101 cm. Da i Musei civici di
Monza.
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inserito il 21/06/2018
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