i SANPAOLONI o i SANPAULUNA

Parlando di Settimana Santa  in Sicilia a Caltanissetta, nel post:
si era detto che il giorno della Domenica di Pasqua c’era  a  San Cataldo, a soli 8 chilometri da Caltanissetta,  la tradizionale  processione dei Sanpaoloni (in dialetto Sanpauluna).

I Sanpaoloni  sono gli undici apostoli rimasti (tranne Giuda che ha tradito e si è suicidato) in una versione assolutamente particolare.   Gli apostoli sono dei giganti  (di più di tre metri) con grandi teste di cartapesta e con antichi vestimenti  che nascondono  leggere intelaiature di ferro.
Nella parte sottostante, e ben coperto dalla grande veste,  c’è un  portatore per ogni apostolo,  che riesce a guardare la strada attraverso  un piccolo quadrato all’altezza dei suoi occhi. Ogni apostolo per evitare confusione porta attaccata una targhetta con il suo nome.

  La manifestazione ha luogo nel lunghissimo viale principale del paese.
 I Sampaoloni sono tutti riuniti in un punto del viale verso la parte bassa del paese, mentre verso la sommità del viale  è collocato il sepolcro (nella chiesa di Santa Maria delle Grazie).

  Oltre agli undici giganti apostoli, fanno parte della rappresentazione due statue piccole che rappresentano: la Maria Maddalena e Maria madre di Gesù.  Il contrasto è evidente, ed anche divertente, perché le due statue piccole corrono velocissime portate sulle vare da due gruppi di giovani, e tale velocità contrasta con l’andatura lenta e pensosa dei Sanpaoloni.
  I portatori delle grandi teste  spesso riescono a sceneggiare,  con movenze, lo stupore degli apostoli, la loro iniziale incredulità e il perdurare nell’incredulità di Tommaso; i portatori delle statue della Maddalena  e della Madonna, a volte, fanno fare delle grandi corse alla piccole statue  e comunicano una grande agitazione; ogni anno la rappresentazione può presentare qualche piccola diversità. 
 Tutta la rappresentazione ricalca ciò che è tramandato nella tradizione: Maria Maddalena, recandosi al sepolcro, apprende della scomparsa  del corpo di Gesù e corre precipitosamente verso il raduno dei Sanpaoloni che sostano con l’altra statua della Madonna.  Si propaga lo stupore tra i radunati apostoli. La Maddalena  ritorna di nuovo verso il Sepolcro, per sincerarsi dell’accaduto,   questa volta accompagnata da Pietro e Giovanni.  Ti tre fanno un precipitoso ritorno per  convincere tutti a venire al sepolcro per osservare lo straordinario evento. Ripartono per il Sepolcro la Madonna e la Maddalena, mentre Pietro e Giovanni discutono a convincere gli altri. Fanno ritorno in fretta la Madonna e la Maddalena per annunciare l’evento, ora sono tutti convinti ad andare al sepolcro tranne Tommaso, che per tradizione è incredulo e mostra titubanza.




  Con in testa la Madonna e la Maddalena parte l’intera processione degli apostoli verso il sepolcro; solo Tommaso viene dietro per ultimo, un po’ dondolandosi.  I primi arrivano al sepolcro e questa volta incontrano la statua di Cristo Risorto che appare da una strada laterale, cominciano a suonare le campane e inizia la processione  di tutti, l’indredulo gigante di Tommaso si unirà a loro.   

La musica della banda del paese e lo scampanare di tutte le campane delle chiese completano la cornice finale di questa Pasqua  che meraviglia grandi e soprattutto i bambini per la particolarità dei giganti. 

Ha luogo nel primo pomeriggio della Domenica di Pasqua; comunque, se ci andate, informatevi bene sugli orari. 

Se avete voglia di ragguagli storici ecco un link :
e qui un breve video, che presenta alcuni momenti della rappresentazione
foto dai due link precedenti e da

post inserito il 13/03/16
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1 commento:

  1. Una tradizione di origine spagnola - ho letto su Wikipedia - ma che nel mio immaginario sembra parte integrante di una cultura millenaria siciliana, perché ne riproduce lo spirito fantastico popolare.

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