Serata “OMAGGIO A LODOVICO BARBIANO DI BELGIOJOSO” dedicato alla sua poesia, composta durante la prigionia nel campo nazista di Gusen, sottocampo di
Mauthausen -Mathausen, nel perido 1944-1945, nonché
alla sua importante figura di architetto milanese ed internazionale,
organizzata delll'Associazione La Conta che avrà luogo, con ingresso libero e gratuito, lunedì 8 giugno 2015, alle ore 20,30 al CAM Ponte delle Gabelle, in via San Marco, 45 a Milano.
In particolare PIERO TANCA, poeta, ricercatore e studioso,
presenterà, in un vero e proprio percorso storico, l’opera poetica,
architettonica e di vita di LODOVICO BARBIANO DI BELGIOJOSO. Una serata dedicata ad
uno dei protagonisti dell’architettura post bellica e alla sua poesia. Da Non
perdere
LODOVICO BARBIANO DI BELGIOJOSO - Nato a Milano il 1°
dicembre 1909, morto a Milano il 9 aprile 2004, architetto.
Sarà sicuramente ricordato nella storia dell'architettura
moderna italiana, come il fondatore dello studio B.B.P.R. e per opere come la
Torre Velasca o il Quartiere Gratosoglio di Milano, realizzati secondo i
dettami dell'architettura razionalista. Ma sono la sigla dello studio e i
Memorial italiani a Mauthausen e Auschwitz, insieme alle poesie e ai disegni
realizzati durante la prigionia, a rivelare la tempra di Begiojoso, un
combattente per la libertà e la democrazia. La sigla dello studio, innanzi
tutto: quel B.B.P.R. sta, infatti, per Belgiojoso, Banfi, Peressutti, Rogers, i
nomi dei giovani architetti che nel 1932, fondarono lo studio; quel nome è rimasto
immutato anche quando, dopo la Liberazione, lo studio fu riaperto senza Gian
Luigi Banfi, ucciso con il gas a Gusen, sottocampo di Mauthausen, pochi giorni
prima della fine della guerra. Durante l'occupazione nazifascista lo studio,
già in pratica smembrato nel 1938 con la promulgazione delle leggi razziali,
era diventato un punto di riferimento per la Resistenza milanese e per il
movimento Giustizia e Libertà. Cessò ogni attività quando Belgiojoso e Banfi
(Peressutti sfuggì alla cattura) furono arrestati per una delazione e tradotti
a Mauthausen. Barbiano di Belgiojoso riuscì a sopravvivere, com'ebbe a
raccontare anni dopo, scrivendo poesie e disegnando su pezzetti di carta.
"Mi salvai - raccontò pure - soltanto perché sapevo il tedesco e sapevo
usare il tornio, visto che mia madre aveva voluto che imparassi a fare il
falegname e il fabbro". Di Banfi restò soltanto il nome "in
ditta".
Nel 2002 a Lodovico Barbiano di Belgiojoso era stata assegnata,
dalla Presidenza della Repubblica, la "Medaglia d'oro alla Cultura".
PIERO TANCA, architetto,
ricercatore, studioso e poeta milanese, da tempo si dedica ad una sua personale
ricerca sulla lingua parlata in generale e sulla poesia in particolare. Oltre
ad articoli pubblicati su varie riviste di argomenti diversi
dall’architettura alla cinematografie ecc, ha scritto molte poesie non
ancora pubblicate. Partecipa spesso ad incontri di letture e/o rassegne di
poesia dove ha sempre ricevuto consensi di critica e di pubblico.
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