La cospirazione di Giovan Luca Squarcialupo,
nata da generosi sentimenti, si svolse con mezzi inadeguati e senza un fine
determinato, ma con questa dello Squarcialupo comincia la serie delle sommosse,
delle cospirazioni, delle rivoluzioni contro la Spagna, segno di irrequietezza
per la perduta indipendenza della Sicilia.- Luigi Natoli
Così lo presenta Luigi Natoli nel suo romanzo, apparso per la
prima volta in appendice al Giornale di Sicilia il 02 febbraio 1924 e
pubblicato da pochi giorni per la prima volta in libro da I
Buoni Cugini Editori - Palermo
Edizione
a cura di Anna Squatrito
- Ivo Tiberio Ginevra - Illustrazioni di Niccolò Pizzorno, che dà volto a
Giovan Luca Squarcialupo
Dall'Archivio storico del Comune di Palermo
Squarcialupo
Gianluca (Patriota) Morto
a Palermo nel 1517.
Era un giovane appartenente a una nobile famiglia pisana da tempo trapiantata a Palermo. Di idee innovatrici, insofferente alla dominazione spagnola e smanioso di introdurre in Comune un governo repubblicano sul modello dei liberi ordinamenti comunali fioriti in Toscana, si mise a capo di una sollevazione popolare che avrebbe dovuto porre fine al malgoverno spagnolo, impersonato dal luogotenente generale Ettore Pignatelli, conte di Monteleone.
Era un giovane appartenente a una nobile famiglia pisana da tempo trapiantata a Palermo. Di idee innovatrici, insofferente alla dominazione spagnola e smanioso di introdurre in Comune un governo repubblicano sul modello dei liberi ordinamenti comunali fioriti in Toscana, si mise a capo di una sollevazione popolare che avrebbe dovuto porre fine al malgoverno spagnolo, impersonato dal luogotenente generale Ettore Pignatelli, conte di Monteleone.
In
un primo tempo la rivolta, iniziata il 23 luglio del 1517, ebbe successo, ma
ben presto i nobili organizzarono una contro rivoluzione conclusasi con
l'assassinio dello Squarcialupo nella Chiesa dell'Annunziata il giorno 8
settembre del 1517.
L'infelice
tentativo di riscossa cittadina e l'assassinio dello Squarcialupo sono
ricordati in una lapide murata alla base del campanile della Chiesa suddetta
sul fronte che si affaccia su piazza San Giorgio dei Genovesi. La Chiesa che
faceva parte di un complesso conventuale dove, dal 1618 ha sede il
Conservatorio di musica già Ricovero degli Spersi, è andata completamente
distrutta durante il bombardamento del 16 aprile 1943.
Per il libro di Natoli al link https://www.ibuonicuginieditori.it/store/product/natoli-luigi-squarcialupo-romanzo-storico-siciliano
Di Giovan Luca Squarcialupo non restò nulla. La sua casa distrutta, i suoi parenti decapitati, gli amici uccisi o dispersi. Gli spagnoli e i potenti baroni siciliani, fecero di tutto per cancellare ogni traccia e predicato di Squarcialupo. Un eroe idealista e sognatore, dimenticato del tutto.
RispondiEliminaGrazie per il post.
Ivo Tiberio Ginevra
No, dimenticato del tutto no. Questo libro, che acquisterò senz'altro, gli rende omaggio togliendolo dall'oblìo.
RispondiEliminaquesto mio antenato,con ideali nobili per tutta la Sicilia si è sacrificato come un eroe . Cristiano Nomis Squarcialupi.
RispondiEliminaun onore
EliminaSto scrivendo un libro, da Pisano, sui pisani in Sicilia dopo la conquista fiorentina di Pisa nel 1406. Squarcialupo avrà una sua parte ma anche Gli Abatellis e tutti quelli che lottarono, in parte per una giustizia sociale ed un diverso equilibrio, ma anche per interessi corporativi e commerciali.
RispondiEliminaSe pur concittadino (idealmente) di Squarcialupo e dei suoi avi, non credo che il tempo debba cancellare la realtà delle cose lasciando solo l'aurea romantica degli episodi del 1516-17 fino al 22