Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
La poesia Natale venne scritta da Ungaretti nel dicembre del
1916. Il poeta era tornato a casa in licenza;
stanco non voleva fingere di dimenticare neanche per un po’ le atrocità
della guerra, tuffandosi tra la gente e nella città in festa.
Immagine – Il focolare – dipinto di
Giuseppe Canino
Giuseppe Canino? Non lo conoscevo. Ahimè quanto grande può essere l'ignoranza. Quel suo dipinto vale un tuffo in un passato così remoto tanto d'averlo quasi dimenticato, mentre la poesia di Ungaretti trasuda una profonda tristezza.
RispondiEliminaBuon Natale anche a te, caro Francesco, e Buon Anno.
Aggiungo però che la poesia di Ungaretti è comunque splendida. Finalmente un Natale celebrato fuori dal coro delle bontà a buon mercato.
RispondiEliminaOttima scelta!
RispondiEliminaTi auguro delle serene feste.