La Bella Principessa è stata individuata dai critici dell’Arte come Bianca Sforza ed attribuita a Leonardo Da Vinci. Esposta a Monza da maggio a settembre di quest’anno e conservata al museo di Varsavia; i critici si sono profusi a magnificarla e Vittorio Sgarbi gli ha dedicato perfino un libro per descriverla.
Poi arriva un celebre falsario, Shaun
Greenhalgh, dice che l’opera è sua,
spiega come l’ha prodotta e dice che si tratta del profilo di una ex cassiera di un supermercato inglese anche un po’ antipatica. I critici e Sgarbi reclamano dal falsario le prove, ma ovviamente neanche loro hanno le prove che trattasi di Leonardo, e non sarà facile che il falsario possa indicare come ha fatto a venderlo.
spiega come l’ha prodotta e dice che si tratta del profilo di una ex cassiera di un supermercato inglese anche un po’ antipatica. I critici e Sgarbi reclamano dal falsario le prove, ma ovviamente neanche loro hanno le prove che trattasi di Leonardo, e non sarà facile che il falsario possa indicare come ha fatto a venderlo.
Leonardo potrebbe dire: ma cosa importa è un
bel quadro.
Il valore, però, potrebbe cadere precipitosamente da 150
milioni di euro a poche centinaia di euro. Ma allora: la bellezza che cos’è? (f.z.)
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