Per l’8 Marzo – storia di una donna che seppe dire di no

C’era una volta in Italia il  matrimonio riparatore previsto anche dal codice penale; questo particolare istituto veniva usato in due modi ben diversi per forma e contenuto:

       * nel caso di due giovani che concordamente decidevano di fare una fuga dalle rispettive  case per far sì che i genitori non ostacolassero la loro volontà di unione;
     * ed in altro caso, ben diverso,  dove una donna veniva rapita da uno spasimante che dopo averla violentata si dichiarava disposto a riparare con il matrimonio. In questo secondo caso il consenso veniva estorto alla donna,  perché  sarebbe stata vista in futuro come disonorata e con la concreta impossibilità di trovare un nuovo pretendente.
Le  due pratiche convivevano, nel meridione dell’Italia;  anche se la seconda descritta era un vero e proprio atto di prevaricazione violenta.
 Nel dicembre del 1965 una ragazza di 17 anni venne rapita con dei complici, tenuta rinchiusa per diversi giorni,  e abusata dal suo spasimante che pretendeva di chiudere tutta la vicenda facendo ricorso al matrimonio riparatore. D'altronde aveva un articolo di legge che glielo permetteva: art. 544 Codice penale  [….., il matrimonio, che l'autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali.]
 Ma quella giovane donna di 17 anni, Franca Viola,  disse di NO, non volle cedere a un consenso imposto con la violenza.  Fu esposta a un  processo, e alle attenzioni di tutta la stampa nazionale, tenne duro fino alla conclusione del processo che si concluse con la condanna dei rapitori.
 Riuscì con quel NO  a cambiare il costume di un paese, che non solo non rispettava la donna ma addirittura non rispettava la donna che si voleva prendere in sposa.
La legislazione non fu cambiata velocemente,  norma invocata a propria discolpa dall'aggressore, l'articolo 544 del codice penale, sarà abrogata con la legge 442, promulgata il 5 agosto 1981,  a sedici anni di distanza dal rapimento di Viola, e solamente nel 1996 lo stupro da reato "contro la morale" sarà riconosciuto in Italia come un reato "contro la persona" con la Legge 15 febbraio 1996, n. 66.
Quando pensiamo a quanta strada debbono fare le donne per guadagnare rispetto, parità e dignità in paesi arretrati,  non dobbiamo dimenticare che circa 50 anni fa anche il nostro paese era abbastanza arretrato. (fr.z.)
Link
https://it.wikipedia.org/wiki/Franca_Viola

la foto sopra riportata fa riferimento al link di wikipedia




Post inserito il 07/03/2019
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